Il Giardino del Gigante

“Il Giardino del Gigante” è un capolavoro scritto da Ottavio de Carli,musicato da Domenico Clapasson la cui trama è ispirata al “Selfish giant” del genio irlandese Oscar Wilde.

Protagonisti della favola sono i bambini che,con la loro purezza ed innocenza,cantano affiancati da musicisti professionisti.
Le voci dei piccoli angeli narrano la storia di un gigante dapprima egoista che,col tempo,diviene buono.La sua crescita interiore è merito di alcuni ragazzini che,giocando nel suo giardino,lo aiutano a comprendere l’importanza del mondo che lo circonda:dalla natura fiorita al canto dell’usignolo,dalle grida dei bimbi al trascorrere un po’ di tempo con loro.La solitudine che aveva portato il gigante ad essere egoista e severo ha lasciato spazio ad un uomo dal cuore fragile,desideroso di semplici gesti d’affetto.
La trama de “Il giardino del gidante” da un lato è una favola composta per i più piccoli ma,dall’altro,cela importanti insegnamenti per gli adulti. Cosa sarebbe l’esistenza umana senza amore? Come sarebbe un bimbo senza la spontaneità del suo sorriso? Le risposte le troviamo proprio nel canto dei fanciulli: “Un bimbo che piange è un mondo che muore”.
I bambini sono il nostro futuro,nei loro occhi si coltivano le speranze degli adulti,nella loro innocenza si rivive malinconicamente ogni passato,ogni gioia,ogni dolore.In loro si svela una grande magia:la purezza che li contraddistingue sa trasformare la razionalità dei più grandi in complice fantasia. A tutti i bimbi è giusto dire grazie.Dalle loro fiabe abbiamo imparato a crescere.

Genere:
Favola musicale

Durata:
71:07

Descrizione:
23 brani

Raccontare una favola è tuffarsi nel fantastico per meglio comprendere i lati più segreti del mondo reale. Far sognare i bambini è arricchire la loro personalità, nutrire la loro anima, investire nel loro domani.

Per questo abbiamo renderci complici dell’infanzia: per riflettere sul presente e scommettere sul futuro.

Il Giardino del Gigante è una favola musicale,unica nel suo genere e adatta al pubblico di ogni età, grazie alla ricchezza degli elementi che la compongono.

La definizione stessa di favola evidenzia che si tratta della narrazione di un racconto che si muove sul terreno della più pura fantasia. In piena sintonia con la tradizione del genere, essa nasce da un gusto genuino per la narrazione in sé, al di là di ogni riferimento realistico,o di ogni significato più o meno manifesto.

Ai bambini, si sa, piace sentir raccontare delle storie, a prescindere dal fatto che già le conoscano o che siano storie nuove, che ne comprendano il messaggio profondo o meno. E’ l’atto della narrazione che ogni volta emoziona, con i suoi momenti di volta in volta di tensione, di sospensione, di attesa, di spensieratezza, di dolore… In questo senso, Il Giardino del Gigante (tratta dal racconto The selfish Giant di Oscar Wilde), è una vera favola per bambini, perché costruita proprio sui sentimenti e le emozioni che lo sviluppo del racconto di volta in volta suscita: la gioia, la malinconia, la tristezza, le attese, le sorprese, le paure… Tutto si sviluppa secondo un fluire di situazioni e sentimenti che sembra spontaneo,ma è coscientemente e attentamente calibrato.

Come ogni favola, i livelli di lettura sono però diversi, e ci sono messaggi più profondi, significati simbolici che inducono a riflettere anche gli adulti più disincantati.Non è infatti difficile interpretare il racconto come metafora di quanto avviene nel mondo reale.

D’altra parte, il Giardino del Gigante è una favola musicale. Ciò significa che la narrazione si svolge principalmente attraverso la musica, ancor più che attraverso il testo. Ben più che semplice accompagnamento, la musica costituisce l’ossatura portante del racconto, e ad essa e alle sue esigenze il testo si adegua rispettoso.

E’ la musica che ricrea le atmosfere, che gioca con le allusioni e definisce i caratteri.

Anche da questo punto di vista i livelli di lettura possono essere diversi, perché dietro ad una facile melodia infantile si possono cogliere raffinatezze di scrittura e significati più o meno nascosti che rendono la composizione sempre interessante e mai banale o scontata, nemmeno per gli spiriti più dotti.

Essendo espressamente composta per i bambini, e affidata ad essi anche per l’esecuzione delle parti corali oltre di alcune parti solistiche, la favola finisce con l’avere una finalità non solo ricreativa, ma anche e soprattutto educativa. L’intento è infatti quello di proporre un repertorio che contribuisca ad affinare la sensibilità dei bambini per il linguaggio musicale e le sue potenzialità espressive. La grande cura che si è posta in tutta la composizione al rapporto tra musica e testo costituisce in proposito una delle peculiarità di un’opera che offre un prezioso contributo al genere della favola musicale nell’attuale panorama italiano.

Autori:
Testi: Ottavio de Carli
Musica: Domenico Clapasson

Organico:
Voce Recitante (maschile)
Soprano (Quercia)
Contralto (Gatta)
Basso (Gigante)
Coro di voci bianche (I Bambini)
Flauto (Ottavino)
Oboe, Clarinetto in Sib, La (basso)
Fagotto

Violino, Viola, Contrabbasso, Mandolino
2 tastiere sintetizzate (un esecutore)
Pianoforte

Percussioni (2 percussionisti):
Grancassa, 2 Timpani (mazze morbide e dure)
Piatti, Piatto sospeso (mazze morbide e verghe)
Campane tubolari, Rullante, Tamburo militare, Tamburello, Granite Blocks, Nacchere, Triangolo (Sib, re, mi) Xilofono, Glockenspiel

Esecutori:
Patrizia Rottini Soprano (Quercia)
Donatella Cafiero Contralto (Gatta)
Walter Testolin Basso (Gigante)

Luciano Bertoli Attore

PICCOLO CORO DI SAN BERNARDINO – Chiari  dir. Roberta Massetti

ENSEMBLE SOLEDAD SONORA
Stefania Maratti Flauto, ottavino, mandolino
Marco Ambrosini Oboe
Giuseppe Bonandrini Clarinetto in sib, in La e basso
Oscar Locatelli Fagotto
Elena Laffranchi Violino, Viola
Riccardo Crotti Contrabbasso
Diego Gordi tastiere sintetizzate
Marco Paderni Pianoforte
Alberto Pezzagno Percussioni

Domenico Clapasson  direttore

Libretto:
LIBRO con CD
Pagine: 64 (Formato pagina: 28×25 cm)
Contiene: La storia accompagnata da decine di disegni opera di bimbi.
Curatore edizione: Felice Martinelli
Postfazione: Ottavio de Carli, Domenico Clapasson
Fotografia: Tiberio Scaburri
Testi: italiano
Elaborazione lay-out: edizioni GAM Rudiano (Bs)

Produzione:
Piccola Accademia di Musica di San Bernardino

Dati tecnici:
Sede incisione: Pieve di S. Martino in Palazzo Pignano (Cr)
Periodo di registrazione: novembre 2001
Recording, mixing and editing: Marco Taio